PsAdvance - Ottimizzare la gestione terapeutica del paziente affetto da PsA
Informazioni
Regione: Emilia Romagna
Città: Rimini
Codice ECM: 75-396310-1
Crediti ECM: 21.0
Max Partecipanti: 30
Professione: Medico chirurgo
Disciplina: Allergologia e immunologia clinica, Gastroenterologia, Medicina interna, Reumatologia
Obiettivo formativo n.3: Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura
Prezzo: Gratuito
RAZIONALE
L’artrite psoriasica (PsA) è una malattia cronica autoimmune caratterizzata da lesioni cutanee psoriasiche, artrite periferica e altre manifestazioni muscoloscheletriche. Ad oggi, l’interleuchina 23 (IL-23) viene considerata come la citochina chiave nell’insorgenza e nel mantenimento dello stato infiammatorio tipico della patologia.
Da poco più di un anno sono disponibili degli inibitori di IL-23 (IL-23i) per il trattamento dell’artrite psoriasica in pazienti che hanno fallito almeno un DMARD convenzionale. Tale indicazione deriva dall’efficacia di queste molecole nei diversi domini di malattia dimostrata negli studi registrativi. Tuttavia, nonostante questi risultati, le evidenze scientifiche relative all’impiego degli IL-23i in un contesto di real-life sono ancora scarse e inoltre le casistiche non sono significativamente ampie.
A complicare il quadro delle valutazioni, come accennato, va poi considerata la notevole complessità dell’artrite psoriasica che, come riportano le recenti raccomandazioni GRAPPA (L C Coates et al. Nat Rev Rheumatol. 2022 Aug; 18(8):465-479) può presentarsi con diversi fenotipi ben noti agli specialisti reumatologi.
Ad esempio, oltre al frequente impegno cutaneo psoriasico/ungueale, vi possono essere forme prevalentemente articolari periferiche (oligo- o poli-articolare) o assiali e ancora, forme dattilitiche o entesitiche. Tutto il quadro può risultare ulteriormente complicato dalla presenza di frequenti patologie correlate (IBD, uveite) o comorbidità (Sindrome Metabolica, obesità, CV risk ecc.).
Quindi la valutazione della malattia nella sua complessità e anche la valutazione degli outcome risultano difficoltosi, dato che esistono numerosi indici di malattia che possono essere impiegati sia per riportare lo stato di attività di malattia, sia la risposta ad eventuali trattamenti, ma non esiste ad oggi uno specifico score validato e condiviso per la PsA. L’obiettivo della Formazione sul Campo (FSC) qui proposta è quindi quello di favorire il confronto tra i partecipanti, coordinati da tutor e responsabili scientifici, nell’ottica di caratterizzare il paziente ideale e un approccio comune per ottenere il miglior impiego di questa nuova classe di molecole. Infatti, la condivisione di esperienze cliniche potrebbe permettere di identificare uno o più profili di pazienti maggiormente responsivi al trattamento con un IL- 23i, in un setting di real-life. Inoltre, alla luce della sopraccitata complessità di malattia, queste condivisioni hanno anche l’obiettivo di individuare i migliori parametri clinici da utilizzare nella pratica clinica e valutare anche se vi sia l’opportunità di identificare possibili predittori di risposta.