Quando è la pelle a parlare
Informazioni
Regione: Liguria
Città: Genova
Codice ECM: 75-436999-1
Crediti ECM: 3.0
Max Partecipanti: 40
Professione: Medico chirurgo
Disciplina: Allergologia e immunologia clinica, Chirurgia generale, Dermatologia e venereologia, Ginecologia e ostetricia, Otorinolaringoiatria, Pediatria, Pediatria (Pediatri di libera scelta), Chirurgia plastica e ricostruttiva, Medicina generale (medici di famiglia)
Obiettivo formativo n.3: Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura
Prezzo: Gratuito
RAZIONALE
Alcune malattie dermatologiche rappresentano un malessere internistico che si esprime sulla pelle; in certi casi le alterazioni cutanee sono un segno di malattia in fase tardiva, come nelle metastasi o nelle sindromi paraneoplastiche, ma in altre situazioni rappresentano l’unico segno di malattia, consentendo al dermatologo una diagnosi precoce.
La pelle, però, non è solo un sacco che contiene gli organi interni con cui interagisce, ma anche una membrana, una barriera psichica che delimita la persona e ne contiene le emozioni. Molte malattie cutanee, infatti, esprimono un malessere interiore anche di tipo psichico, non solo internistico, perché quando non si riesce, non si può o non si vuole esprimere a parole ciò che si ha dentro, la pelle parla al posto nostro utilizzando un linguaggio fatto di segni e sintomi che comunicano l’incomunicabile.
Quando ci si ammala si sperimenta una vera e propria crisi esistenziale, perché il corpo non è più un mezzo per entrare in contatto con la realtà esterna, ma qualcosa che limita la relazione, soprattutto quando è la pelle ad ammalarsi, in quanto visibile all’altro e al suo giudizio. In un’epoca in cui la digitalizzazione e l’utilizzo intensivo dei social ha portato ad essere più apprezzati per ciò che si mostra che per ciò che si fa, gli aspetti psicosomatici delle malattie cutanee assumono ancor più importanza.