Anziano fragile, fibrillazione atriale e gestione multidisciplinare:
what NAO?
Cosa troverai
Utile, semplice, interattiva.
Informazioni
Codice ECM: 75-307667-1
Crediti ECM: 9.0
Max Partecipanti: 1000
Professione: Medico chirurgo
Disciplina: Cardiologia, Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, Medicina interna, Neurologia, Patologia clinica (laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologia), Angiologia, Geriatria
Obiettivo formativo n. 3: Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura
Responsabile Scientifico: Prof. Mario Bo, Prof. Niccolo' Marchionni, Prof. Giovambattista Desideri
Durata prevista dell’attività formativa: 6 ore (tempo medio stimato per acquisire le conoscenze e le competenze da parte di un utilizzatore medio)
Prezzo: Gratuito
L’aumento dell’età media della popolazione comporta un incremento del numero di casi di patologie cardiovascolari. Nel paziente anziano fragile con Fibrillazione Atriale (FA) e multi-comorbilità il rischio di eventi emorragici è molto elevato. La fragilità è caratterizzata da insufficienza renale, disabilità, scompenso cardiaco, ne risulta pertanto che il trattamento ottimale della terapia anticoagulante in questi pazienti rimane ancora una sfida.
Al giorno d’oggi infatti la maggior parte degli studi clinici sulla FA sono stati effettuati su popolazioni di pazienti più giovani, lasciando molti interrogativi su quale sia la strategia terapeutica migliore negli anziani. Trattandosi di un paziente complesso l’approccio ottimale è quello multidisciplinare, in una logica di percorso integrato che coinvolga diverse figure.
Nasce di conseguenza l’esigenza di sensibilizzare gli specialisti verso la corretta gestione delle patologie cardiovascolari in questo specifico target, dalla diagnosi al follow-up terapeutico, attraverso un’analisi a 360° che permetta di valutare l’approccio diagnostico-terapeutico da diversi punti di vista.
Il corso nasce con l’obiettivo di identificare e sviluppare modelli di buona pratica clinica riguardanti il trattamento di questa fragile categoria di pazienti attraverso l’analisi di specifici scenari clinici. L’iniziativa sarà caratterizzata da ampia interattività e comunicazione tra la Faculty e i partecipanti attraverso sessioni di confronto supportate da strumenti interattivi che stimoleranno la discussione.
Con il contributo non condizionante di:


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